Sabato 29 luglio oltre un centinaio di persone tra attivisti, sindaci, amministratori hanno partecipato all’incontro dei Comuni e Comunità Rifiuti Zero della Toscana tenutosi nel comune di Palaia (PI). Vi erano delegazioni da quasi tutte la Toscana ma soprattutto dai Comuni della costa. Molto numerosa la partecipazione dalla Valdera anche grazie all’impegno di #Legambiente e del Comitato Tat Montefoscoli.
Hanno partecipato anche sindaci ed amministratori di Comuni ancora non aderenti alla strategia RZ ma molto preoccupati dal progetto di ossicombustione e dell ulteriore ampliamento della megadiscarica di #peccioli.
Economia circolare a Peccioli: un ossimoro o una presa in giro?
In relazione alla presentazione del 27 giugno 2023 a Peccioli del nuovo impianto di ossidazione termica per i rifiuti, vorremmo fare qualche considerazione e domanda:
Dov’è la circolarità in un impianto che brucia rifiuti?
Quante ne abbiamo viste di presentazioni di impianti miracolosi, soprattutto a Peccioli?
Dal dissociatore molecolare, mai partito, al vetrificatore, ed oggi all’ossicombustore…è necessario, bruciare, liquefare o fondere i rifiuti o sarebbe ora di recuperare materia prima seconda, visto che nell’indifferenziato ne rimane molta? – tutti questi impianti vivono e danno profitti, solo se attraggono rifiuti indifferenziati, perchè laddove si fa la gestione corretta dei rifiuti per il riciclaggio non ce n’è bisogno.
A nostro parere, si tratterebbe di controllare se tutte gli impianti in esercizio hanno accantonato quanto prevede legge per il “post mortem”; vorremmo capire se questo è il problema che vuole consegnare all’eternità la discarica di Legoli, con ampliamenti, candidature per conferimenti di rifiuti speciali e idee improbabili.
In quasi tutti i comuni si arriva all’80% di raccolta di differenziata dei rifiutin ubani, quindi le discariche nate per questo, hanno finito il loro ciclo.
Il Comune di Peccioli potrebbe prendere in considerazione politiche per aumentare la raccolta differenziata, che è ferma al 30% da decenni, mentre paesi limitrofi raccolgono l’80%.
La Regione ritiene che in una piccola porzione del territorio della Valdera si debbano riversare i rifiuti di mezza Toscana e anche quelli speciali provenienti da altre regioni?
Possibile che non ci si preoccupi che questo territorio della Valdera a destinazione agricola e turistica venga fortemente danneggiato da un afflusso di rifiuti così ingente: dall’amianto, ai rifiuti speciali, ai fanghi tossici.
Ci sono comuni limitrofi Montaione, Palaia e Lajatico hanno incentivato il turismo e la produzione agricola di qualità
Gli uffici regionali e l’Irpet ne sono consapevoli e responsabilmente hanno bocciato il progetto di raddoppio della discarica Belvedere.
“…esaminando le esternalità ambientali negative legate al progetto, è rilevabile come esso ricada, a livello di area vasta, in un contesto significativo e strategico dal punto di vista dei flussi turistici….(Irpet)”
Anche i fanghi tossici in l’agricoltura, come il procedimento giudiziario che si svolge presso il tribunale di Pisa sta dimostrando, alla fine sono finiti in gran parte proprio nel comune di Peccoli.
Infine, chiediamo alla Regione come si inserisce questo progetto nella programmazione regionale che ha deciso l’abbandono dell’incenerimento.
Nessuna risposta.