manifestazione “NoBase” a coltano

“Nessuna base per nessuna guerra”, questo lo slogan di Movimento NoBase, né a Coltano né altrove, che giovedì 2 Giugno ha riunito 10mila manifestanti, arrivati da tutta Italia, per protestare contro il progetto della base militare a Coltano.

Il progetto, promosso dal Ministero della Difesa, è stato approvato dal governo che ha pubblicato, il 23 marzo, un decreto legato al PNRR. Il decreto mira ad accelerare alcuni progetti particolarmente complessi, per favorire le opere legate alla difesa nazionale. Le decisioni sull’area di Coltano sono state prese senza preavviso e con scarse comunicazioni alle istituzioni del territorio: di fatto una decisione imposta dal governo.

Il progetto prevede di raggruppare il Gruppo di Intervento Speciale dei Carabinieri (Gis), il 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania” e il Centro Cinofilo dell’Arma. I piani del Ministero della Difesa sono quelli di allargare l’area militare dismessa dell’ex centro radar (dove Guglielmo Marconi nel 1931 fece partire il segnale che fece illuminare il Cristo Redentore a Rio de Janeiro) per occupare un territorio di 730mila metri quadrati, includendo nell’area anche la Villa Medicea costruita del 1586. Secondo le previsioni, nella base sarebbero costruiti i nuovi comandi dei reggimenti, due poligoni di tiro, edifici per l’addestramento del personale militare, magazzini, uffici, oltre che un laboratorio, 18 edifici residenziali e una pista di atterraggio per gli elicotteri. Una significativa parte dei nuovi edifici dovrebbe essere realizzata all’interno del Parco regionale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, in una zona definita ”agricola di recupero ambientale”, sottoposta a vincoli ambientali. Costo stimato dell’opera? circa 190 milioni di euro.

Per questo migliaia di persone e decine di bandiere, fra cui Legambiente Italia e Legambiente Valdera, dopo una raccolta di 100mila firme, si sono date appuntamento giovedì 2 giugno, alle ore 14.30 di fronte alla Villa Medicea. Il corteo ha poi proseguito in un percorso ad anello all’interno dei confini del Parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli. Ma niente è perduto, il “Movimento NoBase, né a Coltano né altrove” continua la mobilitazione e verranno sicuramente messi in agenda incontri con il Governo, la Regione e il Comune di Pisa.

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